Sono emersi i dettagli dell’autopsia condotta sul corpo della giovane Chiara, uccisa a coltellate per mano di sua madre.
Sono emersi i risultati dell’esame autoptico condotto sul corpo della giovane Chiara Carta, l’adolescente di 13 anni uccisa a coltellate sabato scorso per mano di sua madre a Silì (Oristano), in Sardegna. Secondo quanto riferito dal quotidiano Today, l’autopsia sarebbe durata ben sette ore.
Stando a quanto emerso dall’esame, la giovane non è stata strangolata con un cavetto dello smartphone come era stato precedentemente supposto. A decretare la morte della giovane sono state le decine di coltellate inferte dalla madre, Monica Vinci. Dopo aver commesso l’atroce gesto, la donna ha tentato il suicidio gettandosi da una finestra di casa. Il suo corpo è stato ritrovato per terra da un passante che ha lanciato l’allarme.
Dall’autopsia è inoltre emerso che la giovane Chiara avrebbe tentato – invano – di difendersi dall’aggressione messa in atto dalla madre. L’autopsia è stata condotta ieri, 21 febbraio, all’ospedale San Martino di Oristano. La causa della morte sarebbe quindi compatibile all’abbondante emorragia causata dalle varie ferite subite, anche agli organi vitali.
La madre le avrebbe inferto una trentina di coltellate. A dieci di queste la ragazza ha anche provato a difendersi. La morte della giovane non è avvenuta subito: avrebbe sofferto in maniera atroce per una decina di minuti.
Secondo quanto riferito dai quotidiani sardi, la giovane aveva anche chiamato aiuto per quindici minuti. Nessuno dei vicini però aveva capito cosa stesse accadendo in quell’appartamento. Del tutto escluso il soffocamento come causa della morte. La giovane, al momento del ritrovamento, aveva un cavetto del telefono attorcigliato attorno al collo. Gli inquirenti hanno supposto che la madre se ne fosse servita per cercare di tenere ferma la figlia mentre la accoltellava.
Il movente
Ancora non ci sono certezze per quanto riguarda il movente dell’omicidio. Gli inquirenti hanno supposto che l’ira della madre fosse stata scatenata dal fatto che la figlia avesse deciso di riprendere i rapporti con suo padre, dal quale la donna aveva divorziato. Al momento Monica Vinci si trova ricoverata all’ospedale San Martino di Oristano.